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A capo

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Per scrivere poesie

basta

andare a capo.

 

 

ec2016

 Arcangelo Galante - 08/11/2017 18:45:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Un aforisma che condivido appieno, anche per quel “gioco” che l’autrice ha voluto intendere con la polisemia della locuzione “andare a capo”. In questa chiave di lettura vi si legge una ferrea volontà nel migliorarsi in continuazione, alla ricerca continua di nuovi stimoli, lasciandosi alle spalle qualcosa di obsoleto, come certe regole che già molti poeti del Novecento avevano abbandonato, seguendo nuovi percorsi letterari.
Vado a capo... per lasciarti un cordiale saluto.

 Elisabetta Cipolli - 18/02/2017 09:53:00 [ leggi altri commenti di Elisabetta Cipolli » ]

Il significato primo di quanto volevo esprimere è che la poesia, per me, ha la forza della verità e la temperanza della ricerca, "andare a capo" lo intendo principalmente con questa sfumatura.
Poi è vero anche, e qui capisco che per chi legge può sembrare provocatorio, nella pratica poetica e più in generale nella scrittura,come sottolineava anche lei, letteralmente si va a capo.
Inoltre, mi pareva un interessante gioco di parole e l’ho proposto.

Rimane il fatto oggettivo che il significato che da il lettore a ciò che legge, rimane sempre giusto e sempre corretto qualsiasi esso sia.

Anche il mio primo e molto sintetico commento era un tentativo di chiarire queste mie, le assicuro, benevole intenzioni di pubblicare questo aforisma; ecco il motivo per cui sono rimasta sorpresa delle sue risposte. Forse ho usato termini troppo tecnici ma l’ho fatto nel tentativo di essere il più sintetica e precisa possibile. Ecco tutto.
Un caro saluto.
Elisabetta.

 Angelo Ricotta - 17/02/2017 13:17:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

Io sono abituato ad essere esplicito quando dialogo con qualcuno. A questo punto mi aspetto che tu illustri i significati che intendevi dare ad "andare a capo" per capire se sono gli stessi che ho capito io e sui quali non sono d’accordo.

 Elisabetta Cipolli - 17/02/2017 13:04:00 [ leggi altri commenti di Elisabetta Cipolli » ]


Non avrei mai creduto
che dal mio commento
si potesse intravedere
presunzione e giudizio.
Non era questo il senso, anzi; di nuovo prego di rileggerlo,
ma stavolta senza questa intenzione.
Elisabetta

 Angelo Ricotta - 16/02/2017 16:11:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

Per Elisabetta Cipolli.
Presuntuosa la tua risposta.
Non è che mi sottovaluti?

 Klara Rubino - 16/02/2017 11:35:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

E’ molto versatile questo aforisma!
Potrebbe essere letto anche come :" Basta andare a capo!", come le poesie del nostro amico Luca Gamberini; oppure è un andare a capo interiore, perché nel fare poesia si elabora un’immagine un?idea un sentimento della realtà interiore o esteriore che sia e grazie a ciò si va a capo.
E poi ben venga l’Estro, le regole ci sono , ognuno è libero però, se vuole esserlo, anche dalle regole!

 Elisabetta Cipolli - 16/02/2017 11:06:00 [ leggi altri commenti di Elisabetta Cipolli » ]

L’aforisma voleva giocare con la polisemia della locuzione
"andare a capo".
Vi prego di rileggerla considerando questa intenzione.

Grazie.
Elisabetta Cipolli

 Angelo Ricotta - 16/02/2017 08:51:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

Comunque nello scrivere, prima o poi, bisogna andare a capo. In poesia lo si fa con metodo. Lo illustro, scherzosamente, in "Poesia" nella sezione Poesia.

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